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« IndietroBagno per persone con disabilità: tutte le caratteristiche che deve avere per essere a norma
Quando si cerca o si progetta una casa, è fondamentale che ogni ambiente risponda alle esigenze di chi lo abita. Per le persone con disabilità, in particolare con mobilità limitata, il bagno accessibile non è solo una comodità, ma una necessità per garantire autonomia, sicurezza e qualità della vita.
Vediamo nel dettaglio tutte le caratteristiche che un bagno per persone con disabilità dovrebbe avere, dalle dimensioni minime ai sanitari, dagli accessori di sicurezza alle soluzioni illuminotecniche.
Normativa: per la progettazione di un bagno per persone con disabilità le normative a cui riferirsi sono la Legge 13/89 e il D.M. n. 236/89, forniscono linee guida precise per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e pubblici. È essenziale consultarle per assicurarsi che ogni intervento sia conforme.
Grandezza bagno: le misure della stanza del bagno per persone con disabilità devono essere minimo di 180 cm x 180 cm, con uno spazio antistante i sanitari principali di 55 cm.
Porta d’Ingresso: la porta del bagno per disabili deve avere una larghezza minima di 90 cm e preferibilmente aprirsi verso l’esterno per non ostacolare l’ingresso o l’uscita in caso di emergenza. Sono ideali le porte scorrevoli o a libro per ottimizzare lo spazio. Le maniglie a leva sono più facili da usare.
Area di manovra: all’interno del bagno, è fondamentale prevedere un’area di manovra libera di almeno 150 cm di diametro. Questo “cerchio di rotazione” permette a una sedia a rotelle di girare completamente su se stessa, garantendo libertà di movimento. La normativa indica che un bagno dovrebbe avere una superficie minima di 180×180 cm per assicurare tale spazio.
Corridoi e passaggi: i corridoi che conducono al bagno per disabili devono avere una larghezza minima di 100 cm. Inoltre, è consigliabile prevedere allargamenti ogni 10 metri, o alle estremità, che consentano un’inversione di marcia (almeno 150 cm di larghezza).
Sanitari: il water deve essere installato a un’altezza dal pavimento di 45-50 cm, compreso il sedile. Questo facilita il trasferimento dalla sedia a rotelle. È consigliabile un WC sospeso che sporga circa 75-80 cm dal muro per permettere l’accostamento della carrozzina. L’asse del WC dovrebbe essere distante circa 140 cm dalla parete sinistra e 40 cm dalla parete destra per consentire lo spazio di manovra e l’installazione dei maniglioni di sicurezza
Lavabo: il lavabo ideale è di tipo sospeso (a mensola) o con spazio aperto sottostante, senza mobile, per consentire l’avvicinamento con la sedia a rotelle. L’altezza del piano superiore deve essere di circa 80 cm dal pavimento. I lavabi con fronte concavo facilitano l’avvicinamento, e la rubinetteria a leva clinica, elettronica o temporizzata è la più indicata per una facile attivazione.
Specchio: lo specchio sopra il lavabo dovrebbe essere installato ad un’altezza compresa tra 90 e 170 cm da terra e, se possibile, essere reclinabile per adattarsi sia all’uso da seduti che in piedi.
Doccia: la soluzione migliore nel bagno per persone con disabilità è una doccia a filo pavimento, senza gradini o piatti doccia rialzati. Questo elimina il rischio di inciampo e consente l’accesso diretto con la sedia a rotelle. Inoltre installare una sedia pieghevole all’interno della doccia offre un appoggio sicuro. Un soffione regolabile in altezza e un sistema di chiusura della doccia che non crei ostacoli (es. tende o ante scorrevoli sottili) completano la funzionalità.
Vasca con sportello: se si preferisce la vasca, esistono modelli con sportello e accesso facilitato, con apertura esterna di 180°, sportello da 70-85 cm e sedile a 53 cm di altezza. Questi possono essere dotati anche di sistemi meccanizzati di ausilio
Illuminazione: il bagno per persone con disabilità deve essere ben illuminato e uniforme, evitando ombre che possano rendere difficile la visibilità. L’uso di luci a LED è consigliato per efficienza e durata, e un buon contrasto tra le superfici può aiutare le persone con problemi visivi.
Detrazione IRPEF del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche:
L’agevolazione consente di detrarre dall’IRPEF il 75% delle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche, inclusi quelli che riguardano i bagni per disabili. La detrazione va ripartita in 5 quote annuali di pari importo. L’importo massimo detraibile varia in base al tipo di edificio:
-50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
-40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da 2 a 8 unità immobiliari;
-30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da più di 8 unità immobiliari.
Detrazione IRPEF del 19% per spese sanitarie e mezzi di ausilio: l’agevolazione consente di detrarre dall’IRPEF nella misura del 19%. le spese sostenute per l’acquisto di specifici ausili tecnici e informatici volti a favorire l’autosufficienza e l’integrazione delle persone con disabilità. Questo può includere alcuni accessori specifici per il bagno.
Fonte: immobiliare.it/news